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Coltiviamo l’amicizia, l’orto biologico e il vigneto di Carignano

Il progetto vuole rafforzare il servizio di accoglienza offerto dalla Comunità Familiare Educativa per Minori (CAFEM) “le Mimose”, che ospita ragazzi provenienti dal circuito penale.

Nasce e si sviluppa con lo scopo di indirizzare i ragazzi verso la LEGALITA', sensibilizzandoli a credere in valori inalienabili come: il rispetto delle leggi, il valore delle regole, l'amicizia , il lavoro, l'impegno , il rispetto dell'ambiente.

Prevede il coinvolgimento dei ragazzi in percorsi didattico- formativi riguardanti tutte le fasi e le tecniche di coltura dell'orto e del vigneto , attraverso le attività di semina, cura , raccolta, vendita  e trasformazione dei prodotti , apprendono i principi dell'EDUCAZIONE AMBIENTALE e ALIMENTARE, imparano a leggere in chiave ecologica  le relazioni che legano i membri di un gruppo e a prendersi cura del proprio territorio, il EDUCAZIONE AMBIENTALE e ALIMENTARE , la COSCIENZA ECOLOGICA

Si tratta di ragazzi con storie personali molto difficili, che spesso non frequentano la scuola e hanno problemi di integrazione, anche a causa di una chiusura nei loro confronti da parte della comunità di appartenenza.

La mancanza di un mercato del lavoro locale capace di creare opportunità di tirocini, borse lavoro, attività di apprendistato rende la situazione ancora più complessa.

E’ da qui che parte il progetto “Coltiviamo l’amicizia”, che vuole guidare una settantina di ragazzi (interni ed esterni alla comunità “le Mimose”) nella coltivazione di un orto biologico e nella cura di un vigneto di uve Carignano, dopo un periodo di formazione.

Questa esperienza potrà avvicinarli a valori come l’amicizia, il lavoro e le sue responsabilità, la condivisione, il rispetto dell’ambiente, del proprio territorio e dei beni comuni, la solidarietà, oltre a costruire un rapporto sano con il cibo, scoprirne le proprietà, la provenienza, le possibilità di combinare diversi prodotti per ottenere pietanze migliori. I giovani, inoltre, promuoveranno la propria attività sul territorio, realizzando materiale divulgativo, mettendo in commercio i prodotti del raccolto e organizzando iniziative sociali e di aggregazione. I ragazzi coinvolti, a cui sarà riconosciuto un rimborso spese mensile, avranno quindi la possibilità di apprendere un mestiere con buone prospettive per un futuro inserimento.

Il progetto, infatti, ha tra gli obiettivi il raggiungimento, da parte dei ragazzi, di un’autonomia economica-lavorativa che permetta loro di partecipare a pieno titolo alla vita comune, contribuendovi con le proprie risorse finanziarie. In questo senso, “Coltiviamo l’amicizia” troverà la sua piena realizzazione con il costituirsi di una Cooperativa di tipo B, quale fonte di impegno e occupazione per i ragazzi. Nel progetto saranno coinvolte attivamente anche le famiglie, che parteciperanno insieme ai figli ad alcune attività e avranno dei colloqui periodici con gli psicologi che seguono i ragazzi, con l’obiettivo di incoraggiarne l’attività e accrescerne la motivazione.




DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto è stato ideato per i ragazzi sardi residenti in tutta la Regione, provenienti dal circuito penale, per i quali il Tribunale, a seguito di un reato, ha previsto l’inserimento in comunità. La nostra cooperativa accoglie minori e ragazzi presi in carico e segnalati dal Centro di Giustizia Minorile di Cagliari cui fanno capo l’Ufficio Servizi Sociali per i Minorenni di Cagliari e di Sassari, con il quale è attiva una formale convezione. Noi operiamo nel territorio del Comune di Sant’Antioco, centro di 11.630 abitanti, nel basso Sulcis, in Provincia di Carbonia Iglesias; è il principale comune dell'omonima isoletta collegata al sud della Sardegna. Territorio che statisticamente è stato definito il più povero di Europa.

Nel nostro servizio accogliamo ragazzi con storie personali difficili, che manifestano comportamenti devianti, demotivati ed apatici a qualsiasi proposta e che spesso sono fuori dal circuito scolastico e hanno difficoltà di integrazione sociale. Per questi ragazzi diventa difficile trovare dei contesti accoglienti al di fuori della comunità. Fatichiamo a impegnarli in attività positive per il loro percorso educativo di autonomia e di legalità. A questo si aggiunge l’annosa difficoltà d’inclusione sociale nel contesto. E’ da questi bisogni che scaturisce la nostra idea progettuale, quella di guidare i ragazzi nella coltivazione di un orto biologico e nella cura di un vigneto di uve Carignano. L’idea non è pensata astrattamente, ma in realtà è rispondente ai ragazzi da coinvolgere che vedranno subito i risultati del proprio lavoro e ne saranno molto gratificati.

La scelta del vitigno Carignano non è casuale, il Comune di Sant’Antioco fa parte dell'Associazione Città del Vino dal 2002 e il suo territorio è incluso nell'itinerario enogastronomico promosso dalla provincia denominato: “Strada del Vino Carignano del Sulcis”.

A Sant’Antioco il Carignano è un vino dalla storia antichissima, si presume che l’origine dell’uvaggio dell’odierno Carignano coincida con il periodo fenicio-punico e poi romano. Nel territorio di Sant’Antioco si trovano ancora oggi vigne di più di 150 anni, che recentemente sono state dichiarate patrimonio dell’UNESCO. Nell’isola di Sant’Antioco si estendono per 250 ettari i vigneti di Carignano, ad alberello senza il porto-innesto, “a piede franco” che sono ormai una rarità. La particolare lavorazione succitata e il terreno sabbioso, concorrono all’ottenimento di un vino dalla caratteristiche uniche e inconfondibili nel suo genere.

Contestualmente alla lavorazione della vigna i ragazzi sono impegnati nella lavorazione di un orto biologico. Il progetto rappresenta uno strumento di educazione ecologica in grado di riconnettere i ragazzi con le radici del cibo e della vita insieme, favorendo benessere fisico e psicologico. I destinatari attraverso le attività di semina, cura, raccolta apprendono i principi dell'educazione ambientale e alimentare, imparano a leggere in chiave ecologica le relazioni che legano i membri di una gruppo e a prendersi cura del proprio territorio. Coltivare amicizia, un orto e un vigneto significa, pertanto, assegnare ai valori, ai saperi e alla multifunzionalità dell'agricoltura contadina un ruolo centrale nella formazione di comunità sostenibili e legali.

Beneficiari:

I ragazzi coinvolti sono individuati dai servizi sociali comunali, dal C.G.M., U.S.S.M. di Cagliari, residenti nei comuni limitrofi per i quali è previsto un progetto di riparazione al danno, con la permanenza in famiglia o in comunità .

Finalità e scopi:

La coltivazione e lavorazione dell’orto e del vigneto è la strategia per insegnare ai ragazzi a prendersi cura delle cose, a sviluppare il senso di responsabilità verso di sé, gli altri e l’ambiente; attraverso la coltivazione della terra si trasmette la possibilità di coltivare valori importanti, come il rispetto verso l’ambiente e verso le persone.

Questo progetto nasce e viene sviluppato in base all'esigenza di educare al rispetto della persona umana ed al senso di responsabilità. La finalità principale è quella di favorire il loro reinserimento in un contesto relazionale con obiettivi formativi ed educativi. Il progetto li spinge a lavorare sull'autostima, migliorare le proprie capacità relazionali e di lavorare in gruppo. I ragazzi imparano lo spirito di collaborazione e di costruzione, le capacità relazionali e di condivisione per la costruzione un gruppo sinergico, collaborativo, dinamico ed efficiente.

L’obiettivo è anche quello di diffondere tra i ragazzi la difesa e la valorizzazione della cultura rurale, il miglioramento del rapporto con la natura, il riconoscimento del valore culturale e ambientale del territorio ed il ruolo sociale dell’agricoltura.

Il progetto è un’occasione per avvicinare i ragazzi alla legalità, alle regole sociali, alla lealtà, all’amicizia. Avvicina i ragazzi alla conoscenza delle forme di agricoltura ecocompatibile, valorizza l'identità storico-culturale del territorio locale e integra i ragazzi nelle varie reti del modo agricolo a filiera distributiva corta e dal rapporto diretto tra produttore e coproduttore. Ai destinatari viene quindi offerta l'opportunità di imparare un mestiere con buone prospettive per un futuro inserimento lavorativo.

Attività:

In collaborazione con la “ Associazione Culturale X “ e la Cooperativa Sociale “La Locomotiva” di Sant’Antioco che gestisce un Centro di Aggregazione Sociale per i ragazzi di Sant’Antioco ed è costituita da volontari vengono organizzate iniziative culturali (concorso fotografico, cineforum, incontri tematici sulla cultura del vino, la lavorazione della vigna, la coltivazione a piede franco, l’educazione alimentare, i prodotti biologici, la cultura ecologica, e tanto altro ).

Vendita prodotti:

  • Vino “MUDO” Carignano DOC;
  • Prodotti dell’orto: i prodotti disponibili sono svariati e cambiano in base alla stagionalita’;
  • Raccolto d’inverno (insalata, bietole, cavoli verza –cappuccio e cavolfiore, fave, piselli, cipolle, patate, prezzemolo;
  • Raccolto d’estate ( pomodori di vario genere, zucchine, melanzane, fagiolini, peperoni, facusse, angurie, meloni, basilico.

Responsabile Progetto:

Cooperativa Dimensione Umana Onlus

Figure coinvolte:

Educatore , pedagogista , psicologa, esperto agricoltore.

Partner coinvolti:

  • Centro Giustizia Minorile Per la Sardegna;
  • “La Locomotiva” Cooperativa Sociale;
  • Associazione Culturale X

Link utili: www.esperienzeconilsud.it


Siamo a vostra disposizione per qualsiasi ulteriore informazione.


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